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Malattia di Parkinson

La malattia di Parkinson è un disturbo motorio degenerativo e progressivo causato dalla morte dei neuroni dopaminergici con conseguente deprivazione della dopamina, il neurotrasmettitore che consente il controllo dei movimenti.

L’età media di esordio della patologia è 68 anni per gli uomini e 70 anni per le donne, mentre la malattia di Parkinson a esordio precoce si manifesta già a partire dall’età di vent’anni.

La progressione della malattia e la probabile compromissione di altre funzioni impattano in maniera negativa sulla qualità della vita dei pazienti e di chi li segue.

©Keith Haring

MALATTIA DI PARKINSON: SINTOMI, DIAGNOSI, CURE

Sintomi

I principali sintomi sono: tremore a riposo, rigidità, bradicinesia (lentezza dei movimenti automatici) e, in una fase più avanzata, l’instabilità posturale (perdita di equilibrio).
Questi sintomi si presentano in modo asimmetrico (un lato del corpo è più interessato dell’altro).
La malattia spesso compromette anche le funzioni emozionali e psichiche.
Per questa ragione possono essere presenti problematiche quali depressione e demenza.
Con la progressione della malattia, si manifestano problemi di equilibrio e di scarsa coordinazione.

La diagnosi

La diagnosi della malattia di Parkinson viene formulata sulla base della storia clinica e della valutazione di sintomi e segni neurologici.

Il neurologo ha il compito di decidere sulla base del singolo caso a quali accertamenti sottoporre il paziente.

Per una corretta diagnosi è necessario anche escludere altre malattie che, in fase iniziale, possono manifestarsi con segni e sintomi molto simili a quelli della malattia di Parkinson.

Come curare la malattia di Parkinson

Esistono numerosi tipi di trattamento, che rendono possibile gestire i sintomi in modo efficace per diversi anni. Tutto ciò consente al paziente di condurre una vita del tutto normale.

Con l’aiuto di un neurologo, il paziente può decidere quale terapia è più indicata considerando i propri sintomi ed esigenze.

In particolare, le cure vanno da quelle farmacologiche a quelle chirurgiche e riabilitative.